Agropoli : Crisi ad Agropoli: il PD ha scelto Mutalipassi, Coppola blocca il rimpasto

Attualità Crisi ad Agropoli: il PD ha scelto Mutalipassi, Coppola blocca il rimpasto
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1649 07/04/2022

 

Nella mattinata di ieri si è ratificata la frattura in seno alla maggioranza che sostiene, o meglio, sosteneva il Sindaco di Agropoli Adamo Coppola. Si sono dimessi tre assessori, Vanna D’Arienzo e Rosa Lampasona esponenti del PD e l’assessore alle finanze Roberto Mutalipassi, eletto con la civica Agropoli Oltre e da poche settimane confluito proprio nel Partito Democratico. Proprio l’ipotesi di quest’ultimo quale candidato sindaco del centrosinistra al posto di Coppola è stato l’elemento di definitiva rottura. Restano invece in giunta Eugenio Benevento e Gerardo Santosuosso, ma se la posizione di quest’ultimo non sorprende, più difficile da interpretare è il ruolo di Benevento, eletto nelle fila del PD. Il Partito Democratico attraverso il suo segretario Modestino Rosiello ha reso noto che “la scelta del PD è da considerarsi definitiva. Il partito ha scelto Roberto Mutalipassi, una figura molto apprezzata in città che con il suo equilibrio rappresenta per noi la migliore sintesi per guidare in maniera compatta l’intera coalizione”. Difficile che ciò comporti di conseguenza anche una formale sfiducia consiliare nei confronti del primo cittadino, a tal riguardo infatti il segretario Rosiello, per favorire la conclusione del mandato consiliare, auspica un passo indietro da parte del sindaco Adamo Coppola. Nel gioco di forza interno alla maggioranza infatti, le liste di partito avrebbero formalizzato la loro adesione alla candidatura Mutalipassi con cinque o sei liste in appoggio; a Coppola sembrerebbe rimasta solo l’ipotesi alternativa di una corsa solitaria accompagnata da due liste civiche. Le reazioni degli altri contendenti non si sono fatte attendere. Con una nota ufficiale Fratelli d’Italia ha messo in guardia gli elettori dal un cambio in corsa che vede scaricare sul solo Adamo Coppola le responsabilità di quello che viene definito un “periodo amministrativo da sfascio”; dal canto suo Raffaele Pesce con la lista Liberi e Forti rivendica l’assoluta alterità rispetto a quello che definisce un “teatrino dei burattini”. Evidente l’allusione al leader locale del PD Franco Alfieri che appare a tutti come il vero regista, o “burattinaio”, dell’intera operazione.