Dal primo annuncio di Vincenzo De Luca di risorse a pioggia, pari a 50 milioni, per tutti i comparti messi in ginocchio dall’emergenza sanitaria, è trascorso più di un mese. 30mila imprese sono a un passo dal chiudere, ma ad oggi non si intravedono bonus, misura di sostegno né forma di finanziamento per le filiere florovivaistiche e bufaline e neppure l’ombra dei millantati contributi una tantum promessi agli agricoltori, comparto, quest’ultimo, che ha pagato l’inevitabile flessione dell’export, pur continuando a sostenere costi vivi come se nulla fosse accaduto.